Dal 6 dicembre 2011 le lire italiane non possono più essere convertite in euro dalla Banca d’Italia.
Questo è stato stabilito dall’art. 26 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 convertito nella L. 22 dicembre 2011 n. 214 (decreto Salva Italia del governo Monti) qui riportato:
(Prescrizione anticipata delle lire in circolazione).
1. In deroga alle disposizioni di cui all’articolo 3, commi 1 ed 1 bis, della legge 7 aprile 1997, n. 96, e all’articolo 52-ter, commi 1 ed 1 bis, del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata ed il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
L’art. 3 della legge 7 aprile 1997, n. 96 derogato prevedeva:
1. Le banconote in lire possono essere convertite in euro presso le filiali della Banca d’Italia non oltre il 28 febbraio 2012.
Questa dubbia decisione entrata immediatamente in vigore consente allo Stato di incamerare una cifra considerevole a spese dei cittadini che confidavano nella scadenza del 28 febbraio 2012 stabilita dalla normativa precedente per convertire le ultime lire che possedevano.